Gli abiti da lovoro sono DPI?

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Gli indumenti di lavoro sono DPI? Tutto quello che un datore di lavoro deve sapere

La normativa identifica i DPI nel seguente modo: “Si intende per D.P.I qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal
lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo
“.

Il Decreto Leggislativo n. 17 del 2019 Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 2016/425 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, sui dispositivi di protezione individuale e che abroga la direttiva 89/686/CEE del Consiglio” riguardano:
D.lgs. 475/92 che viene completamente modificato per allinearlo alle indicazioni presenti nel Regolamento UE 2016/435.
D.lgs. 81/08 in cui vengono modificati l’art. 74 e l’art. 7

abrogazione del D.lgs. 10/1997, che recepita la Direttiva Europea 89/686/CEE.

Suddivisione dei DPI in categorie

Il regolamento UE n. 2016/425 suddivide i dpi in tre categorie in funzione del tipo di lesione e dall’entità del danno atteso. Si identificano così:

DPI di I categoria: comprendere esclusivamente i seguenti rischi minimi:

  1. lesioni meccaniche superficiali;
  2. contatto con prodotti per la pulizia poco aggressivi o contatto prolungato con l’acqua;
  3. contatto con superfici calde che non superino i 50 °C;
  4. lesioni oculari dovute all’esposizione alla luce del sole (diverse dalle lesioni dovute all’osservazione del sole);
  5. condizioni atmosferiche di natura non estrema.

DPI di II categoria:  comprende i rischi diversi da quelli elencati nelle categorie I e III

DPI di III categoria: comprende esclusivamente i rischi che possono causare conseguenze molto gravi quali morte o danni alla salute irreversibili con riguardo a quanto segue:

  1. sostanze e miscele pericolose per la salute;
  2. atmosfere con carenza di ossigeno;
  3. agenti biologici nocivi;
  4. radiazioni ionizzanti;
  5. ambienti ad alta temperatura aventi effetti comparabili a quelli di una temperatura dell’aria di almeno 100 °C;
  6. ambienti a bassa temperatura aventi effetti comparabili a quelli di una temperatura dell’aria di – 50 °C o inferiore;
  7. cadute dall’alto;
  8. scosse elettriche e lavoro sotto tensione;
  9. annegamento;
  10. tagli da seghe a catena portatili;
  11. getti ad alta pressione;
  12. ferite da proiettile o da coltello;
  13. rumore nocivo.

Quando gli indumenti di lavoro sono DPI?

Non tutti gli indumenti di lavoro sono DPI. Affinché un indumento possa essere considerato un DPI, esso deve:

1. Essere conforme alla normativa vigiente in materia di sicurezza sul lavoro

Il Regolamento (UE) 2016/425, stabilisce i requisiti per la progettazione e la fabbricazione dei dispositivi di protezione individuale (DPI) che devono essere messi a disposizione sul mercato, al fine di garantire la protezione della salute e della sicurezza degli utilizzatori.

In particolare stabilisce che i DPI di qualsiasi categoria sono oggetto della dichiarazione di conformita’ UE di cui all’articolo 15 del regolamento DPI.

Prima di mettere a disposizione sul mercato un DPI di qualsiasi categoria, il fabbricante esegue o fa eseguire la pertinente procedura di valutazione della conformita’ e redige la documentazione tecnica di cui all’allegato III del regolamento DPI…. OMISSIS …Il fabbricante appone sul DPI la marcatura CE secondo quanto previsto dagli articoli 16 e 17 del regolamento DPI.

Per quasto motivo ogni DPI dovrà riportare un etichetta su cui dovrà essere riportata:

  • Nome del fabbricante
  • Data di produzione
  • Marchio CE
  • Norma europea armonizzata
  • Pittogramma che indica il rischio da cui protegge il DPI con indici di prestazione
  • Modello
  • Taglia
  • Per i DPI di III categoria, numero di riconoscimento dell’ente notificato che ha certificato la prestazione di protezione del DPI

Qui puoi scaricare il testo completo della direttiva europea: Regolamento UE 425/2016

2. Essere idoneo a proteggere il lavoratore dai rischi specifici

Un Dispositivo di Protezione Individuale (DPI) deve essere in grado di ridurre il danno atteso a seguito di contatto o esposizione ad un agente di danno. Questo dispositivo deve proteggere il lavoratore da agenti chimici, fisici, biologici o meccanici che possono causare danni alla sua salute o sicurezza.

  • Essere corredato di istruzioni d’uso e manutenzione ben comprensibili.
  • Essere utilizzato correttamente dal lavoratore.

Obblighi del datore di lavoro:

Il datore di lavoro ha l’obbligo di:

  • Fornire ai propri dipendenti i DPI adeguati ai rischi presenti nel loro ambiente di lavoro.
  • Assicurarsi che i DPI siano conformi alle normative vigenti.
  • Fornire ai dipendenti formazione e addestramento sull’uso corretto dei DPI.
  • Mantenere i DPI in buono stato di efficienza.

Sanzioni:

Il mancato rispetto delle normative in materia di DPI può comportare sanzioni amministrative e penali per il datore di lavoro.

In conclusione:

Gli indumenti di lavoro possono essere considerati DPI a tutti gli effetti, con importanti implicazioni per la sicurezza dei lavoratori e la responsabilità del datore di lavoro. È fondamentale, quindi, conoscere le normative vigenti e adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei propri dipendenti.

Per maggiori informazioni:

Scarica la nostra guida gratuita:

“Gli indumenti di lavoro come DPI: una guida completa per il datore di lavoro”

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